Con l’avanzare dell’età – il rischio si fa più concreto una volta superati i 50 anni – c’è un disturbo che colpisce la popolazione maschile e che può essere causa di malumori e preoccupazioni: la disfunzione erettile. Si tratta di una incapacità costante nel raggiungimento (o nel mantenimento) dell’erezione nell’uomo, in grado di pregiudicare l’attività sessuale e renderla meno appagante. Sono in molti a ritenere che questo disturbo sia una malattia a sé, ma non è così. In realtà è un sintomo che può essere dovuto alla presenza di patologie nascoste e più in generale anche a uno scorretto stile di vita. Deve inoltre essere considerata come un campanello d’allarme importante per quanto riguarda la salute cardiovascolare.
Un disturbo che ha conseguenze sull’umore e i rapporti sociali
La comparsa di questo disturbo all’apparato genitale maschile comporta delle conseguenze che sono – oltre che fisiche – anche comportamentali: possono impattare sulla qualità della vita di chi ne soffre e alterare la tranquillità della routine in famiglia, sul posto di lavoro e ovviamente nella coppia. La prima reazione, quando la disfunzione erettile fa la sua comparsa, è di chiusura: si evita cioè di parlarne. Il disturbo, però, in questo modo diventa più complesso da trattare e affrontare. Un errore molto comune è poi quello di cercare di fare affidamento sui rimedi disfunzione erettile fai da te e i farmaci online, anziché rivolgersi ai consigli di uno specialista. Convivere con il disturbo, restando in silenzio o cercando di mascherarlo, può esporre alla comparsa di disagi importanti da un punto di vista psicologico.
Fattori di rischio e consigli per il benessere
Mentre per i più giovani le cause di episodi di disfunzione erettile sono di natura psicogena (ansia da prestazione), per gli adulti sono le cause vascolari il principale fattore responsabile della disfunzione. Assieme a cause neurologiche (Parkinson, tumori) e psicogene (disturbi di comportamento nella coppia) ma non solo. In genere, la presenza di una disfunzione erettile su base arteriosa può anticipare la comparsa di un danno in altre zone del corpo (per esempio il cuore). Dunque stiamo parlando di un campanello d’allarme che potrebbe nascondere patologie sistemiche. Tra i fattori di rischio legati alla disfunzione erettile bisogna citare alcol e fumo, ma anche patologie specifiche come l’ipertensione e il diabete mellito oppure patologie ormonali, come un livello basso di testosterone, e una scarsa attività fisica.
La diagnosi e i trattamenti per la disfunzione erettile
Per prima cosa, non appena compaiono i sintomi della disfunzione erettile, è bene rivolgersi a uno specialista: accertare la presenza di altre patologie è infatti essenziale. Capita, nella maggior parte dei casi, che il paziente sia in sovrappeso e con il colesterolo o la pressione altissimi. Le cause scatenanti, oltre a quelle di tipo genetico, sono legate anche a un cattivo stile di vita (pigrizia, sedentarietà), a fumo e alcol. Il medico procede con un’accurata analisi della storia clinica della persona, inoltre si effettuano di norma esami ematochimici e ormonali. Tra i trattamenti disfunzione erettile il principale è l’utilizzo di inibitori del PDE5 (enzima fosfodiesterasi 5): serve a facilitare l’afflusso del sangue, aiutando a mantenere l’erezione.