Quando si parla di benessere del corpo bisogna fare mente locale sul fatto che tutto ruota intorno a un perno essenziale, un muscolo assoluto del quale bisogna prendersi – nel corso degli anni – una cura estrema, precisa e puntuale: il cuore.
Il suo ritmico battito ci accompagna fin dal concepimento e prosegue nel suo incessante lavoro lungo il corso di una vita intera. La salute del cuore è importante: funziona bene quando le arterie sono in eccellenti condizioni.
Cuore, come monitorarlo
Monitorarlo e recarsi periodicamente dal medico per una visita cardiologica è dunque l’Abc del benessere, soprattutto quando l’età avanza. Nel corso della visita, che bisogna effettuare se vi è il sospetto di un’anomalia e comunque a scadenza periodica per controllare la situazione, si dovrà innanzitutto fornire un quadro della personale situazione, specificando sintomi e stile di vita ma anche eventuali malattie avute in precedenza. Il medico procederà all’esame cardiologico con la misurazione della temperatura, del battito del cuore e della pressione inoltre si occuperà di valutare la presenza di sintomi che possano indicare un accumulo di liquidi (per esempio nelle gambe oppure a livello addominale) che possono rivelare un malfunzionamento. Poi, prosegue con l’auscultazione tramite fonendoscopio: devono essere rilevati in ciascun punto sia il primo che il secondo tono cardiaco.
Elettrocardiogramma
E’ possibile indicare alcuni esami più utili al controllo medico cuore, vediamo quali sono e quando è bene effettuarli. Tra gli esami più importanti ai quali può capitare di doversi sottoporre nell’ambito del controllo medico cuore occorre citare in primis l’elettrocardiogramma (spesso abbreviato in ECG), ovvero un esame di tipo diagnostico che consente di restituire in maniera grafica quella che è l’attività del cuore. Viene portato avanti con l’ausilio di elettrodi che – attraverso fili elettrici – vengono collegati all’elettrocardiografo. Il relativo ‘tracciato’ sarà poi elaborato e stampato su carta, per essere consultato: è quello che siamo abituati a chiamare elettrocardiogramma. Questo esame si può effettuare sotto sforzo – utilizzando per esempio dei tapis roulant – oppure a riposo, sempre su indicazione del medico. Nel caso dell’ECG sotto sforzo, l’obiettivo dichiarato è ‘leggere’ la presenza di problematiche e anomalie legate all’affaticamento cardiaco (esse naturalmente emergono sull’elettrocardiogramma).
Ecoclordoppler
Per quanto riguarda invece l’Ecocolordoppler, esso – attraverso la visualizzazione di arterie, tronchi e grossi vasi addominali ma non solo – consente di analizzare le funzionalità del cuore e il flusso ematico. Grazie a questo esame diventa possibile stabilire la grandezza di ventricoli e atrii, inoltre si può verificare la situazione in cui si trovino le valvole cardiache (valutando la presenza di anomalie o escludendole). Si tratta di un controllo di tipo non invasivo, che può essere effettuato anche da donne incinte. Si procede all’ecocolordoppler utilizzando una sonda sul torace oppure con metodo endoscopico.
Tac coronarica
Per una diagnosi in merito alla presenza di malattie coronariche e delle arterie, l’esame più interessante è infine la TAC coronarica, che ricorre ai raggi X. Come funziona la TAC coronarica:
un farmaco riduce la frequenza cardiaca,
la persona si accomoda sul lettino che poi si dirigerà in un tubo,
la scansione ha una durata media di 15 minuti,
in caso di sospetti potrà essere necessaria una coronarografia.