Il problema delle emorroidi, diffuso e molto comune sia tra gli uomini che tra le donne, è causa di un disagio fastidioso con il quale la persona si trova spesso a convivere in silenzio. Dal momento che tra le cause della loro comparsa ci sono anche gravidanza e parto (che ne facilitano lo sviluppo), la percentuale delle donne che soffrono di questo disturbo è lievemente superiore. Le emorroidi possono essere sia di tipo esterno – cioè visibili e percepibili al tatto – oppure interne al canale anale e dunque invisibili. Stiamo parlando di un disturbo per risolvere il quale l’intervento di un chirurgo non è sempre necessario.
Nella gran parte dei casi infatti sarà sufficiente ricorrere a misure relative alla dieta e alle abitudini comportamentali. La decisione di sottoporre il paziente a un’operazione di tipo chirurgico dovrà naturalmente essere calibrata sulla specifica situazione e sui relativi disturbi. Si rende necessaria nei casi più gravi, quando il trattamento medico si dimostra insufficiente. Per questo è possibile procedere con la dearterializzazione emorroidaria, necessaria a operare una riduzione dell’afflusso sanguigno ai plessi emorroidari. Un intervento che si lega il più delle volte a una mucopessia: si tratta della diminuzione del prolasso mucoso, con un riposizionamento dei cuscinetti all’interno del canale anale.
Quello per l’asportazione emorroidi – detto emorroidectomia – si configura come l’intervento chirurgico di tipo più radicale (i suoi risultati durano a lungo nel tempo). Viene effettuata l’asportazione di tutti i gavoccioli, attraverso una procedura che viene infine gestita nella fase post operatoria con una terapia antidolorifica.
Sintomi emorroidi, cause e alimentazione corretta
Tra i fattori che possono favorire la comparsa del disturbo emorroidale senza dubbio c’è l’eccessiva pressione che – in situazioni di sforzo – viene esercitata sui tessuti relativi al canale anale.
Non a caso la stipsi può essere annoverata tra le cause più comuni della comparsa di questa patologia. Altri elementi che possono favorire le emorroidi sono il sovrappeso e soprattutto uno stile di vita eccessivamente sedentario. Anche una scorretta alimentazione va a influire negativamente, soprattutto in caso di un insufficiente apporto di fibre. E’ infatti molto importante che l’intestino non risulti congestionato ed è essenziale evacuare – con regolarità – feci non troppo dure: le fibre aiutano il transito intestinale. E’ sempre bene inserire nella propria dieta legumi, cereali e verdura di stagione. E per favorire la buona circolazione è buona norma assumere alimenti quali i frutti rossi: more, lamponi e mirtilli. I sintomi emorroidi sono tanti e spesso inequivocabili, per esempio una fastidiosa sensazione di bruciore oppure di prurito, perdite muco-sierose e in certi casi sanguinamento.
Il dolore causato da emorroidi può diventare ben presto insostenibile, così è sempre bene rivolgersi a uno specialista per ottenere i migliori consigli. A seconda della gravità del problema è possibile indicare una classificazione delle emorroidi, distinguendo per vari gradi. In quelli più blandi non compare il prolasso ma c’è soltanto una congestione, mentre in altri può esserci una maggiore congestione e un prolasso di più ampia entità (alla fine dell’evacuazione, può ridursi da solo oppure no).