Tra le infezioni virali che risultano maggiormente diffuse in tutto il globo, senza distinzione di popoli e confini, è possibile indicare in primis il raffreddore. Viene derubricato come ‘malanno di stagione’ e fa la sua comparsa soprattutto durante i mesi più freddi dell’anno.
Riesce sempre, in un modo o nell’altro, a sorprendere il nostro sistema immunitario colpendo ogni anno milioni di persone. Parlare di una vera e propria ‘cura del raffreddore’ non è corretto, dal momento che a parte attendere il suo naturale decorso sono ben pochi gli accorgimenti clinici da prendere. E’ bene sottolineare come non si tratti comunque di una malattia pericolosa, a meno che non faccia la sua comparsa in abbinamento con ulteriori e diverse patologie (da valutare, a quel punto, caso per caso). In genere il raffreddore si contrae quando si resta a stretto contatto – per un periodo di tempo variabile – con una persona che sia già raffreddata.
Nell’aria infatti sono presenti goccioline d’acqua minuscole, le quali sono in grado di innescare l’infiammazione legata al propagarsi del virus. La persona raffreddata è – mediamente – più contagiosa durante i tre giorni iniziali in cui va a sviluppare la sintomatologia (l’ambiente può inoltre rimanere infetto per molte ore). Per capire come sia possibile facilitare e accelerare la guarigione sarà innanzitutto corretto fare mente locale sul fatto che stiamo parlando di un virus e non di un batterio: ciò significa che su di esso gli antibiotici non fanno effetto. Gli antinfiammatori, dal canto loro, possono comunque alleviare gli spesso pesanti sintomi del raffreddore (in genere naso chiuso e congestione, gonfiore, starnuti e sensazione di spossatezza).
I consigli e le migliori abitudini per il quotidiano
La vera strategia vincente? Armarsi di pazienza attendendo il naturale decorso del raffreddore, che si risolve in genere entro una settimana. Nel frattempo, per facilitare la guarigione, sarà utile apportare alcuni cambiamenti alle proprie abitudini di tutti i giorni. Per prima cosa occorrerà ridurre le uscite così come la frequentazione di mezzi pubblici e luoghi affollati (cosa che, oltretutto, favorirebbe delle nuove infezioni). Bisogna puntare sul riposo domestico, scacciando gli stati di stress e aiutando così il corpo a sconfiggere prima il virus.
Lo smart working può rappresentare un escamotage intelligente per continuare a lavorare, facendolo da casa e sfruttando una postazione nel proprio studio. Le normali pratiche igieniche come il lavaggio delle mani devono essere intensificate, per evitare di trasmettere il contagio ad altri abitanti della casa. Inoltre, quando si tossisce o starnutisce è bene rivolgere il viso verso la piega del gomito per non disperdere goccioline nell’aria.
Con un accorgimento in più per quanto riguarda i bambini, tra i bersagli prediletti del Rhinovirus: è sempre bene dedicare una pulizia extra ai loro giocattoli, così da prevenire infezioni.
La scienza dimostra come la correlazione tra integratori e benefici contro il raffreddore non sia poi così stretta: l’essenziale dunque resta la costante cura del proprio organismo, che deve essere sempre mantenuto in salute. Anche una corretta alimentazione, lontano da infiammazioni o stress, consente di ammalarsi con una minore probabilità.