Quando si tratta di bellezza e autostima spesso entra in gioco la medicina estetica, ormai divenuta accessibile a molte persone e in grado di offrire interessanti possibilità. Scegliere di ricorrere a un ritocco per ottenere un miglioramento del proprio aspetto fisico non rappresenta più un tabù, soprattutto quando l’età avanza e compaiono i primi inestetismi, segno inequivocabile dell’invecchiamento.
La parte del corpo che più spesso delle altre finisce sotto la lente di ingrandimento è il viso, anche perché rappresenta il quotidiano biglietto da visita nelle relazioni sociali (le rughe, in genere, compaiono dopo i 25 anni di età). Sono sia le donne che gli uomini ad avvicinarsi alla medicina estetica, ma non bisogna improvvisare né affidarsi alle persone sbagliate: solo un professionista è in grado di offrire il miglior consiglio e indicare il percorso giusto da intraprendere.
Sono due le sostanze chiave nell’ambito applicativo di medicina estetica, ovvero botulino e acido ialuronico: sarà utile definirne i contorni, precisando che il botulino è prodotto dal batterio Clostridium botulinum (subisce un procedimento di purificazione prima della messa in commercio per usi estetici), mentre l’acido ialuronico si può produrre in via industriale da colture di batteri. Quest’ultimo è sovente sfruttato come filler, viene cioè iniettato nella pelle per rimediare a eventuali inestetismi (in genere serve a riempire una ‘depressione’ oppure agisce sull’aumento dei volumi). E’ trasparente e con una consistenza gelatinosa: in base all’area che è necessario trattare, cambia la sua densità.
Acido ialuronico e botulino: cosa sono e come agiscono
Ciascuna delle due sostanze che abbiamo appena esaminato è più adatta a un determinato tipo di intervento e trattamento estetico. Il filler di acido ialuronico, ad esempio, risulta perfetto per andare a intervenire sulle rughe statiche, quelle che dipendono dalla forza di gravità e che fanno la loro comparsa nell’invecchiamento (per esempio, i solchi che scendono dal naso per arrivare ai lati della bocca). Sono inestetismi diversi rispetto alle rughe cosiddette dinamiche, dovute alla contrazione dei muscoli (o di un mix di essi): basta pensare alle ‘zampe di gallina’, strettamente connesse ai movimenti della parte superiore del viso (arcata sopracciliare, zona occhi e fronte).
Che cosa fanno in sintesi queste due sostanze? Per quanto riguarda l’acido ialuronico, questo va a riempire – creando volume – le rughe; il botulino, invece, si occupa della muscolatura che viene rilassata e distesa (per un effetto antiage).
La procedura necessaria a realizzare l’iniezione – in entrambi i casi indolore – ha una durata molto ridotta, all’incirca una quindicina di minuti: è necessario che a porla in essere sia un professionista, in un centro medico. I filler a base di acido ialuronico vengono iniettati con aghi molto fini nel derma (in un punto più o meno profondo a seconda dell’effetto da ottenere e dell’area sulla quale intervenire). Un trattamento di più lunga durata, rispetto a quello che si ottiene con il botulino. Anche quest’ultimo viene iniettato con aghi iper sottili: l’effetto si inizia a vedere dopo 8-10 giorni (l’azione va a calare in modo graduale, fino a svanire entro i successivi 6 mesi). Il consiglio è comunque quello di non esagerare, per non stressare la pelle od ottenere effetti innaturali.