Preservare gli occhi e occuparsi del benessere della propria vista è essenziale per scongiurare la comparsa di disturbi. Spesso si finisce per andare dall’oculista in extrema ratio, vale a dire quando ormai è tardi e il problema si è già manifestato, dunque bisogna correre ai ripari. Quello della visita oculistica si configura come un momento che non è solo di cura ma soprattutto di controllo e prevenzione.
Gli esami della vista e i primi controlli devono essere programmati periodicamente fin dalla giovane età: è essenziale mantenere gli occhi in salute. Le verifiche vanno fatte con cadenza annuale, anche se all’apparenza non vi sono sintomi oculari (come lo sfarfallio e l’arrossamento) o segnali preoccupanti.
Nei bambini i campanelli d’allarme legati alle difficoltà visive potrebbero essere mal di testa e offuscamento della vista oppure lacrimazione anomala. Capita, dopo accurato controllo, di scoprire che i piccoli soffrono di ipermetropia: un disturbo che rende anche difficile il momento della concentrazione e influisce sul rendimento scolastico.
Chiaramente il controllo della vista rappresenta una buona abitudine che vale tutta la vita, dunque anche in età adulta. E’ infatti sempre possibile diagnosticare non soltanto astigmatismo e presbiopia o ipermetropia, ma anche certe patologie che – se non scoperte e curate fin dall’inizio – potrebbero finire per degenerare e condurre alla perdita della vista. Grazie ai controlli periodici diventa anche possibile scoprire manifestazioni oculari legate, per esempio, al diabete. Quando arriva il momento di chiedersi ‘cosa fare se ho problemi alla vista’ occorre fare quindi mente locale sull’importanza di una corretta routine per la salute degli occhi.
La visita oculistica: come avviene cosa si controlla
Nel corso della visita in ambulatorio, che non richiede interventi invasivi né dolorosi, il medico oculista procede a effettuare il controllo della salute degli occhi. Fa la misurazione della pressione oculare, verifica l’allineamento degli occhi e lo stato delle palpebre. Controlla anche la mobilità pupillare. Si effettua anche la biomicroscopia, utilizzando una lampada a fessura che serve per osservare le strutture oculari: cornea, iride, cristallino e così via. Per quanto riguarda invece l’autorefrattometria, questo esame è necessario per valutare un eventuale difetto di refrazione della persona (si scopre una miopia o un astigmatismo per esempio) e poi bisogna citare anche l’esame-tipo, quello della acuità visiva. Attraverso quest’ultimo si riesce a misurare l’abilità di distinguere oggetti e di mettere a fuoco (con o senza l’ausilio delle lenti correttive).
I consigli per proteggere gli occhi in estate
Quando arriva l’estate la tentazione di prendere il sole per ore sulla spiaggia è davvero irresistibile. In generale questo periodo è pieno di insidie per gli occhi, che devono essere adeguatamente protetti per evitare problemi di vista. Bisogna idratarsi molto – l’ideale è bere almeno un litro e mezzo d’acqua ogni giorno – inoltre si devono scegliere le migliori lenti da sole. E’ sempre bene affidarsi a un ottico per realizzare occhiali ad hoc, evitando così prodotti contraffatti e senza i necessari filtri UV. La lente che si inserisce nella montatura dovrebbe sempre essere dotata di un filtro UV400: questo è infatti in grado di incidere sulla possibilità di sviluppare patologie, come ad esempio la cataratta o la degenerazione maculare.