La mappatura dei nei e di altri tipi di lesioni, pigmentate e non, è fondamentale per poter fare diagnosi precoce di melanoma o tumore cutaneo di altra natura.
Mappatura dei nei, il dermatoscopio
Tramite il dermatoscopio che permette di osservare patterns sub-cutanei non visibili ad occhio nudo favorendone il riconoscimento. Il dermatoscopio ottico è un piccolo strumento manuale basato su una lente, in grado di fornire ingrandimenti prevalentemente compresi tra le 10 e le 20 volte, appositamente illuminata con luce incidente. È oggi dimostrato come la dermatoscopia incrementi la sensibilità diagnostica per il melanoma rispetto alla semplice visione ad occhio nudo del 20-30% permettendo diagnosi sempre più precoci.
Mappatura dei nei, la videodermatoscopia
Esiste poi la videodermatoscopia digitale computerizzata che consiste nell’acquisizione di immagini ingrandite al computer (da 30 a 80 volte). E’ un’indagine di II livello, la cui indicazione è data dallo specialista dermatologo quando ritiene indicata la registrazioni di immagini di lesioni da tenere “sotto controllo”. Le immagini vengono “salvate” su un database per poterle confrontare al controllo dermatologico successivo. Con la videodermatoscopia si è in grado di acquisire più lesioni cutanee e fare una “mappa” delle loro relative localizzazioni nelle varie sedi corporee. Entrambe le metodiche (dermatoscopia manuale e videodermatoscopia digitale computerizzata) consentono un buon giudizio clinico sulle lesioni osservate ma la videodermatoscopia computerizzata ha il vantaggio di poter confrontare le immagini ai controlli clinici successivi monitorando nel tempo ed in modo obiettivo l’evoluzione clinica di lesioni sospette. Il dermatologo utilizza di routine il dermatoscopio analogico ad ogni visita e pone indicazione alla mappatura computerizzata di lesioni ritenute meritevoli di monitoraggio periodico.